Il COVID-19 ha messo alla prova la capacità di molte persone di essere flessibili in termini di come e dove lavorare. La prossima sfida per i datori di lavoro è aiutare tutti a progredire, progettando e attuando strategie di lavoro flessibile che siano inclusive. Tali strategie dovrebbero abbracciare tutti i dipendenti in tutte le fasi della vita e sfruttare le molte forme diverse che la flessibilità può assumere.
Molti datori di lavoro affermano che offriranno modalità di lavoro flessibili su scala maggiore rispetto a prima della pandemia di coronavirus. La speranza è che ciò produca un reale valore aziendale, tra cui un impegno sostenuto, un aumento della produttività e un maggiore accesso a bacini di talenti più ampi. Quasi tutte le aziende (98%) stanno adottando misure per creare una sana cultura del lavoro ibrida. Questo sta avendo un effetto positivo. Dopo la pandemia, l’83% dei dipendenti motivati confida che la propria organizzazione permetta loro di lavorare in modo flessibile. Tuttavia, coinvolgere una forza lavoro mista, in cui i dipendenti hanno una serie di esperienze lavorative diverse, sarà una sfida sia per i responsabili sia per i team. Questo influirà su tutto, dalle assunzioni all’apprendimento, dallo sviluppo del business alla gestione delle prestazioni.
Le aziende leader stanno combinando il meglio dell’era pre-COVID (personalizzazione, diffusione globale e azioni guidate dai risultati) con i modelli remoti, flessibili e digitali che stanno ridefinendo il lavoro di oggi. Stanno ripensando al modo in cui i diversi lavori possono essere flessibili e a come offrire ai loro dipendenti una maggiore flessibilità, indipendentemente dalla fase della vita che hanno raggiunto. Stanno innovando e creando soluzioni che tengono conto delle aspirazioni finanziarie, di salute e di carriera delle persone. La “flessibilità per tutti” è la nuova forma del lavoro. Utilizzate la nostra esperienza per esplorare ciò che è possibile, desiderabile e sostenibile.
