Inizia un nuovo capitolo
Reinventare l'arte del possibile con Work Design
Le aziende attraversano una tempesta perfetta.
L'innovazione tecnologica ci investe alla velocità della luce, in gran parte sotto l’impulso della Gen AI, e modifica rapidamente il fabbisogno di competenze delle aziende. Queste condizioni, sommate ai repentini cambiamenti nel panorama economico globale e a un livello di incertezza economica che secondo il Fondo monetario internazionale è superiore a quello sperimentato durante la pandemia di Covid-19, riversano sulle aziende una serie di pressioni:
- Ridurre i costi: il 28% dei dirigenti considera i programmi di riduzione o contenimento dei costi una delle tre priorità aziendali principali per il 2025
- Aumentare la produttività: l'84% dei dirigenti desidera che la propria forza lavoro punti all'efficienza per ottenere più risultati con minore sforzo
- Migliorare l'agilità: il 79% dei dirigenti ritiene che la propria azienda debba migliorare l'agilità dei talenti per assicurare la crescita aziendale
- Sviluppare nuove skills:l'emivita delle skills è in media inferiore a cinque anni: per stare al passo con l'evoluzione delle esigenze aziendali, i leader aziendali devono incoraggiare lo sviluppo continuo delle skills della forza lavoro
Poiché spesso il ritmo del cambiamento supera la capacità di adattamento delle aziende, i dirigenti temono di non agire abbastanza velocemente per implementare le soluzioni e di essere in ritardo rispetto ai competitor. Analogamente, anche i dipendenti sono preoccupati di rimanere indietro nella corsa per restare occupabili. Si ritiene che l'intelligenza artificiale cambierà quasi un quarto dei posti di lavoro complessivi entro cinque anni, secondo il World Economic Forum, modificando radicalmente il 44% delle skills fondamentali dei lavoratori. Non stupisce pertanto che i dipendenti desiderino formarsi o riqualificarsi per rimanere occupabili.
In un simile contesto, per mantenere una forza lavoro sostenibile occorre un livello di agilità senza precedenti. Migliorare l'agilità della forza lavoro (per esempio con il marketplace dei talenti o il ricorso a forza lavoro occasionale) è una delle tre priorità aziendali principali per gli executive nel 2025. Allo stesso tempo, ai dirigenti di tutti i livelli è richiesta lungimiranza: per l'81% è difficile bilanciare la pianificazione strategica di lungo termine con le esigenze operative immediate. Il ritmo incessante del cambiamento è esacerbato da una sfida demografica che vede cinque diverse generazioni coesistere sul luogo di lavoro, ognuna con competenze digitali, aspettative e skills distinte.
Queste complessità potranno essere risolte soltanto riprogettando il lavoro alla base. Per rispondere più rapidamente alle fluttuazioni del mercato, le aziende hanno bisogno di più flessibilità, devono instaurare un processo decisionale collaborativo e integrare nei modelli di lavoro un processo continuo di upskilling e reskilling del personale.
Cambiare i modelli di lavoro obsoleti
Molte aziende continuano a basarsi su strutture di lavoro obsolete per individuare i talenti di cui hanno bisogno e farli combaciare con il lavoro. Questa impostazione tradizionale limita l'impatto potenziale dell'intelligenza artificiale e dell'automazione e impedisce un utilizzo fluido di talenti e skills.
Molte delle mansioni attuali non saranno più richieste in futuro mentre molte altre saranno potenziate dall'intelligenza artificiale. Verranno create anche nuove professioni. Le modalità, le mansioni, i profili professionali e i luoghi di lavoro saranno profondamente modificati, dando vita a una trasformazione radicale del lavoro.
Per le aziende che non si limitano a sopravvivere ma che sono in grado di crescere e svilupparsi, questa rivoluzione è un'opportunità per riconfigurare l’ecosistema e riscrivere le regole del lavoro per l'Era Intelligente.
Una filosofia incentrata sulla persona
Ripensare radicalmente l'architettura del lavoro permette di non ragionare sulla base di ruoli lavorativi fissi ma di reimmaginare il lavoro come un insieme di mansioni e competenze flessibili, dinamiche e sempre pronte a evolversi.
Questa filosofia che chiameremo "working backwards" privilegia una progettazione del lavoro human centric, e non “tech forward”, basata sul puro progresso tecnologico. In altri termini, si capovolge il copione, partendo dal lavoro anziché, come nell’approccio classico, facendosi guidare dalla tecnologia. Occorre però un processo mirato di decostruzione, ridistribuzione e ricostruzione dei modelli di lavoro.
Grazie a questo processo strategico di decostruzione e ricostruzione, le aziende possono definire il giusto mix di persone, automazione e intelligenza artificiale. In molti casi si potranno liberare risorse, lasciando ai dipendenti la possibilità di reinvestire il tempo guadagnato in mansioni che apportano il massimo valore all'azienda o di concentrarsi sullo sviluppo delle proprie competenze per promuovere l’occupabilità in un’ottica futura.
Per realizzare il giusto equilibrio tra uomo e tecnologia occorre sfruttare il potenziale delle diverse tecnologie di intelligenza artificiale e automazione per potenziare le competenze umane, ridurre le inefficienze, razionalizzare i processi e ottimizzare la distribuzione dei talenti su vasta scala. Alcuni approcci innovativi di work design hanno portato a risultati interessanti, come un aumento anche del 30% della produttività, un risparmio del 40% dei costi e un processo più rapido di mobilitazione dei talenti in contesti di carenza di manodopera[1].[1]
Le tre fasi della metodologia Work Design di Mercer
- 1 Decostruire i ruoli
- 2 Ridistribuire le mansioni
- 3 Ricostruire i flussi di lavoro
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Decostruire i ruoliLa domanda non è più "Chi ricopre questo ruolo?" ma "Quale lavoro è svolto o deve essere svolto?". Scomponendo le posizioni lavorative in mansioni e progetti, le aziende hanno un quadro più chiaro del lavoro da svolgere, il suo significato e le competenze richieste. Questo primo step permette di fare luce sui processi ridondanti, le funzioni critiche e il fabbisogno futuro di skills, tutte informazioni essenziali per capire da dove partire per realizzare la trasformazione.
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Ridistribuire le mansioniPartendo da una visione più chiara delle mansioni, l’azienda può valutare come ciascuna di esse potrà essere eseguita al meglio. Che cosa può essere sostituito dall'automazione, potenziato dall’IA, eseguito da un lavoratore a progetto o esternalizzato? Questo step fa emergere pool di talenti non tradizionali e modalità di lavoro alternative e consente di prendere decisioni più ragionate in materia di costi, funzionalità e gestione dei rischi.
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Ricostruire i flussi di lavoroLo step finale consiste nel riassemblare strategicamente il lavoro, creando nuovi ruoli e nuovi flussi di lavoro basati sugli strumenti esistenti, i talenti e le priorità aziendali. Questo processo favorisce modalità di lavoro adattive, crea nuovi ruoli, team più snelli e flussi di lavoro scalabili. Incentrato sulla flessibilità e la sostenibilità, questo approccio può evolversi in parallelo ai progressi tecnologici e al cambiamento delle preferenze della forza lavoro.
I vantaggi di una progettazione efficace del lavoro
Quali sono i vantaggi?
Una progettazione efficace del lavoro presenta molti vantaggi per le aziende.
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Promuovere l'innovazione e la creatività
Una progettazione adeguata del lavoro consente ai dipendenti di essere più efficienti, eliminando le mansioni ridondanti e ottimizzando i flussi di lavoro. Un allineamento mirato delle mansioni con le persone e le tecnologie giuste semplifica i processi e aumenta la produttività complessiva. L'88% delle aziende che ritengono di avere attuato un livello eccellente di riprogettazione del lavoro ha dichiarato un aumento della produttività report increased productivity.
Le aziende leader che si concentrano sulla progettazione del lavoro hanno 2,7 volte più probabilità delle altre di aumentare la produttività.
Nell'ambito di un processo più ampio di work design dell’azienda, l'intelligenza artificiale generativa può consentire di eliminare il lavoro manuale o migliorare la produttività della forza lavoroperché migliorerà l’efficienza ma anche perché adottare l’IA nelle aree giuste può trasformare la customer experience o fornire innovazioni al mercato. Oltre la metà (54%) degli executive ritiene che l’IA sia un'opportunità per creare nuovi prodotti o nuovi flussi di reddito.
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Le skills saranno perciò essenziali per accrescere l'agilità aziendale.
La Gen AI ha già aumentato i posti di lavoro in termini di mansioni necessarie e richiede perciò un cambiamento di skillset, mentre si fa strada un nuovo dibattito su come misurare, ricompensare e coltivare al meglio il contributo umano.
Il processo di work design aiuta le aziende a individuare le professionalità necessarie, colmare le lacune, scoprire le complementarietà tra skills e progettare talent marketplace interni per una distribuzione dinamica dei talenti. Potranno inoltre essere elaborate le strategie future di compensation e sarà possibile determinare i premi per le skills business-critical. Il 41% degli executive prevede che sarà difficile soddisfare la domanda dei clienti con gli attuali modelli di talent management.
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Promuovere l’innovazione e la creativitàIl burnout è spesso un sintomo di una progettazione inefficiente del lavoro.Strutturare le posizioni lavorative per favorire l'autonomia e un processo creativo di problem-solving promuove una cultura dell'innovazione in azienda. I dipendenti messi nelle condizioni di sperimentare e prendere l'iniziativa hanno maggiori probabilità di contribuire con idee innovative alla crescita aziendale e di sviluppare le competenze necessarie per fare avanzamenti di carriera. Questo forma di “libero arbitrio” migliora anche la soddisfazione sul lavoro e la produttività a lungo termine.
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Proteggere il benessere dei dipendentiIl burnout è spesso un sintomo di un cattivo design del lavoro. Il lavoro intenso, le interruzioni troppo frequenti, gli organigrammi inefficaci e i carichi di lavoro insostenibili riducono la produttività dei dipendenti e possono portare al burnout. Strutturare diversamente le posizioni lavorative inefficienti attraverso una riprogettazione mirata e modelli di lavoro flessibili può contribuire a mitigare il burnout, gestire i cali di produttività e migliorare l'employee experience.
Riscrivere le regole del lavoro
Il work design non è solo una tendenza o una soluzione una tantum. È una capacità strategica che fornisce all’azienda i mezzi per adattarsi più rapidamente, operare in modo più intelligente e creare un modello di lavoro che funzioni davvero, a vantaggio delle persone e dei risultati.
Questo sta rapidamente diventando chiaro ai leader. La nostra ricerca Global Talent Trends mostra che i business leader ne sono già consapevoli: oltre la metà (54%) delle aziende ha già fatto passi avanti nella progettazione del lavoro. Le aziende che integrano il work design nella business strategy centrale (anziché ritenerla una funzione HR) aumentano l’efficienza, riducono i costi e migliorano l'allineamento tra le capacità della forza lavoro e gli obiettivi di trasformazione aziendale.
Per un’azienda alle prese con dipendenti in burnout, carenza di competenze, pressioni sui costi o difficoltà nella business transformation, ripensare l'architettura del lavoro può permettere di intraprendere un cammino chiaro controllando la traiettoria.
Il futuro è ora.
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Global Program Lead, Work and Skills