La Direttiva dell'Unione europea (UE) sulla parità di retribuzione e la trasparenza retributiva 

Trasformare le politiche retributive per un mondo del lavoro più equo

In un mercato del lavoro competitivo come quello attuale, l'equità retributiva non è solo una questione di compliance, ma rappresenta un fattore cruciale per la fidelizzazione dei dipendenti e il successo complessivo dell’azienda. L’ha compreso bene l'Unione europea, dove la Direttiva sulla trasparenza retributiva entrerà in vigore a giugno 2026.

Il Global Talent Trends Study 2024-2025 di Mercer mostra che l'equità retributiva è un aspetto sempre più rilevante per i dipendenti, in particolare nell'UE, dove la percezione di ricevere una retribuzione ingiusta è uno dei principali motivi per cui un dipendente può decidere di lasciare l’azienda. Un altro motivo frequentemente citato è la scarsità di opportunità di carriera, una preoccupazione che evidenzia l'importanza di promuovere una cultura della trasparenza alimentando un dibattito regolare su carriere e retribuzioni.

La scarsa trasparenza retributiva può causare danni reputazionali, una diminuzione della soddisfazione dei dipendenti e difficoltà ad attrarre e fidelizzare i top talent. Inoltre, espone le aziende a conseguenze legali in caso di mancato rispetto degli aggiornamenti legislativi.

Mercer è al fianco delle aziende per aiutarle a gestire questi rischi e promuovere una cultura improntata alla fiducia e all'equità attraverso l’adozione di prassi retributive trasparenti.

La trasparenza retributiva varia a seconda dei paesi: UE e Regno Unito fanno da apripista

  • Livello di implementazione
    Solo il 7% delle aziende dell'Europa continentale, il 5% nei paesi nordici e l'1% nel Regno Unito e Irlanda dispongono già di una strategia per la trasparenza retributiva.
  • Compliance
    Il 75% delle aziende dell'Europa continentale, l'83% nei paesi nordici e l'87% nel Regno Unito e Irlanda citano la compliance come un fattore determinante per decidere di adottare un approccio trasparente.
  • Soddisfazione dei dipendenti
    Quasi il 50% delle aziende intervistate riconosce che la trasparenza retributiva riveste un ruolo importante per migliorare la soddisfazione dei dipendenti e l’allineamento ai valori aziendali.
  • Aspettative dei candidati
    Il 70% dei datori di lavoro a livello globale concorda sul fatto che i candidati, anche più dei dipendenti effettivi, si aspettano una politica retributiva trasparente.
  • Trend futuri
    Le aziende prevedono di aumentare la pubblicazione di informazioni sulle fasce retributive in fase di assunzione dal 60% al 94% nei prossimi due anni, mentre le informazioni sul divario retributivo di genere dovrebbero raggiungere il 75% a livello globale.

Principali obblighi previsti dalla direttiva UE sulla trasparenza retributiva

A partire dal 2026, tutte le aziende in Europa, indipendentemente dalle dimensioni, dovranno garantire una maggiore trasparenza a dipendenti e candidati.
  • Una struttura di job evaluation gender-neutral garantisce che non ci siano discriminazioni salariali basate sul genere tra lavoratori che svolgono lo stesso lavoro o uno di pari valore.
  • La trasparenza retributiva per le persone in cerca di lavoro prevede la pubblicazione delle informazioni sui livelli retributivi in tutti gli annunci di lavoro e comunque prima del colloquio.
  • La trasparenza retributiva e in materia di avanzamento di carriera si applica a tutti i dipendenti, indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda.
  • Il diritto dei dipendenti di richiedere informazioni si applica a tutti i dipendenti, indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda.

Gli obblighi di rendicontazione in materia di divario retributivo entreranno in vigore nel 2027:

  • Le aziende (persone giuridiche) con almeno 100 dipendenti dovranno pubblicare informazioni sul divario retributivo di genere; la frequenza della rendicontazione varia a seconda delle dimensioni dell'azienda.
  • Se il divario retributivo è superiore al 5%, il datore di lavoro dovrà segnalare il motivo e adottare opportune misure per eliminarlo.
  • I dati utilizzati per il rendiconto da pubblicare nel 2027 si baseranno sulle buste paga del 2026. Pertanto le eventuali criticità devono essere risolte sin d’ora.

Applicazione della direttiva UE

La crescente consapevolezza e la nuova legislazione in materia di trasparenza retributiva hanno reso l’equità retributiva una priorità per tutte le aziende che vogliono migliorare la propria reputazione e attrarre talenti. La Direttiva UE sulla trasparenza retributiva è una tappa fondamentale per colmare il gender pay gap.

I paesi dell'UE si stanno adoperando attivamente per adeguarsi. Finora, Svezia, Belgio, Polonia, Irlanda, Paesi Bassi, Finlandia, Repubblica Ceca, Francia e Lituania si sono aggiornati. Continuiamo a monitorare gli sviluppi con il supporto di esperti legali e consulenti legali locali.

La checklist per prepararsi alla trasparenza retributiva

Abbiamo elaborato una checklist completa che fornisce alle aziende gli strumenti e le conoscenze essenziali per affrontare le complessità della trasparenza retributiva e valutare il livello di preparazione in vista dell'imminente entrata in vigore della Direttiva UE.
infografica   

La checklist di Mercer per la Pay Transparency Readiness traccia le componenti critiche essenziali per realizzare la trasparenza retributiva, declinandole in quattro aree principali:

  1. Architettura del lavoro: garantire la chiarezza e la struttura delle posizioni lavorative per assicurare una giusta retribuzione.
  2. Equità retributiva: promuovere prassi retributive eque e imparziali in tutta l’azienda.
  3. Policy: concentrarsi su politiche solide che garantiscano la trasparenza delle prassi retributive.
  4. People & culture: rendere più efficace la comunicazione delle politiche e delle prassi retributive per promuovere una cultura trasparente.

L'anello più esterno con la dicitura "Compliance" sottolinea l'importanza di conformarsi ai requisiti giuridici e normativi relativi alla trasparenza retributiva.

La checklist si focalizza su quattro dimensioni essenziali per valutare efficacemente i punti critici e individuare le aree di miglioramento:

  1. Architettura del lavoro
  2. Equità retributiva
  3. Policy
  4. People & culture

Ogni dimensione è fondamentale per garantire la compliance e promuovere una cultura della trasparenza in azienda.

Best Comprehensive Solution

La checklist Pay Transparency Readiness di Mercer ha vinto l'HR Tech Award 2025 come Best Comprehensive Solution, miglior soluzione completa per aiutare le aziende ad affrontare le complessità della trasparenza retributiva.

È opportuno notare che, per la prima volta, le imprese multinazionali con dipendenti nell'UE e nello Spazio economico europeo (SEE) dovranno prendere in considerazione non solo la retribuzione di base e gli incentivi, ma anche le pensioni e i benefit in denaro o in natura per conformarsi alla Direttiva. La legislazione mira a rafforzare il principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro, promuovendo l'uguaglianza sul luogo di lavoro e migliorando la trasparenza retributiva, e i benefit fanno parte dell'analisi. La tua azienda può contare sui dati, gli strumenti e i processi giusti per quantificare tutti i benefit, tenendo anche in considerazione gli accordi pregressi? È dotata di politiche e procedure sui benefit ben documentate per ridurre il rischio di discriminazioni?

Mercer dispone di un team di esperti di benefit che aiutano i clienti a valutare i loro piani e i dati, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza generale.

Quali strumenti mette a disposizione Mercer per aiutare le aziende a prepararsi alla nuova Direttiva UE?

  • TRS Pay Gap Detector

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Certificazione Universal Fair Pay Check

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In collaborazione con Fair Pay Innovation Lab, Mercer offre ora ai clienti l'Universal Fair Pay Check, che certifica le aziende impegnate a riconoscere un’effettiva parità retributiva. La certificazione prevede tre step ed è un processo affidabile e riconosciuto a livello internazionale che stabilisce un nuovo standard per datori di lavoro e dipendenti. Inoltre è riconosciuta come marchio di certificazione UE poiché soddisfa i più elevati standard di neutralità, verifica, monitoraggio e trasparenza. Si applica alle multinazionali così come alle aziende locali. Per ulteriori informazioni sulla certificazione guarda il video e non esitare a contattarci.

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