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Un approccio in tre step per disegnare una EVP rilevante e differenziata
Una EVP in grado di attrarre e fidelizzare efficacemente i talenti è essenziale, anche se si intravedono segnali di un rallentamento dell’offerta di lavoro nell’Eurozona e negli Stati Uniti.2,3 Eppure, secondo il nostro People Risk Report 2024, soltanto il 30% delle aziende ha una EVP chiaramente definita.4
Per aumentare la produttività, le organizzazioni dovranno trovare nuovi modi per motivare le proprie persone, non ponendosi “solo” l’obiettivo di fidelizzarle, ma anche di spingerle a compiere uno sforzo supplementare per il raggiungimento di obiettivi di crescita condivisi. Tali obiettivi saranno raggiunti, in parte, grazie alle opportunità derivanti dall'Intelligenza Artificiale (IA), tramite la quale la maggioranza degli Executive prevede aumenti di produttività tra il 10% e il 30%.5 Tali miglioramenti nella produttività potrebbero richiedere alle organizzazioni di dotarsi di processi e sistemi di Workforce Planning più sofisticati (considerando sia scenari di breve termine, tramite logiche di Operational Workforce Planning, sia scenari di lungo termine, tramite logiche di Strategic Workforce Planning) e di nuovi paradigmi di gestione delle carriere (attribuendo un valore nuovo alle competenze tecniche in grado di assicurare l’adozione e l’uso delle nuove tecnologie abilitanti, come suggerito dal paradigma di Skills-Powered Organization). L’IA potrà anche creare opportunità di crescita mirate (in discipline e settori specifici), rafforzando l’engagement delle persone impattate, anche se – con un dato di engagement in calo dal 2020 – non sarà facile convincere le persone ad adottare le nuove tecnologie e integrarle nelle proprie abitudini lavorative.6
Quali sono le aspirazioni dei dipendenti che dovrebbero plasmare l'EVP?
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I dipendenti ricercano più opportunità di crescitaL’IA può consentire di creare dei percorsi e delle esperienze di crescita, tuttavia, le persone chiedono rassicurazioni sulle opportunità di upskilling, reskilling e formazione continua, per poter essere competitivi nel mercato del lavoro di domani.
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Il sentiment dei dipendenti nei confronti della flessibilità, della sicurezza del lavoro e dell'equa retribuzione sta cambiandoL’IA permette oggi alle organizzazioni di comprendere più a fondo le aspettative delle proprie persone, offrendo nuove opportunità in termini di analisi dei dati. Analogamente l’IA può essere utilizzata per ottimizzare l'EX, rinforzando il patto azienda-dipendente.
Affinché l'EVP possa generare un concreto aumento della produttività, la promessa iniziale a candidati e dipendenti deve andare oltre “Employer Branding”, a cui devono seguire prassi coerenti e processi che riflettano autenticamente i valori dell’organizzazione e siano al contempo realizzabili economicamente in modo sostenibile nel tempo. Allo stesso tempo, l'EVP deve rispondere non solo alle attuali aspettative e necessità delle persone, ma anche fornire ciò di cui queste hanno bisogno per realizzarsi nel lungo termine. Utilizzare l'EVP come quadro di riferimento per le iniziative di talent management, rende più facile la gestione e valutazione dei progetti. In una fase in cui il ROI è al centro dell’attenzione dei Leader, metriche di questo tipo aiutano il business a direzionare gli investimenti in modo appropriato. Di conseguenza, la qualità delle riflessioni sull’EVP deve essere elevata affinché il suo impiego possa servire come framework di riferimento per valutazioni di convenienza economica e sostenibilità nel tempo.
Come aggiornare dunque l’EVP affinché rimanga rilevante e differenziata, così che funga da stimolo positivo per i dipendenti di oggi e per i candidati - ottimizzando – allo stesso tempo – il ritorno sugli investimenti che il budget consente?
Ecco tre step pratici:
Anche se il 47% delle organizzazioni investe attivamente nell'ascolto delle proprie persone, il 42% di queste afferma che il datore di lavoro non soddisfa le proprie esigenze (in aumento rispetto al 19% del 2022)7 e ancora non hanno sviluppato una strategia al riguardo. Come possono costruirne una efficace e in linea con le necessità dei dipendenti?
I cambiamenti sociali (la globalizzazione, la personalizzazione, la crescente attenzione all'inclusione, al benessere e alla sostenibilità) modificano ancora più velocemente gli aspetti dell'EVP. È fondamentale quindi aggiornare l'EVP per continuare ad essere rilevanti nei confronti dei candidati e dei dipendenti, considerando allo stesso tempo anche le esigenze di tutti gli stakeholder. Per raggiungere questo obiettivo, occorre innanzitutto l'ascolto attivo. Internamente, strumenti collaudati di ascolto dei dipendenti, come la “conjoint analysis” e le survey, sono ancora efficaci per comprendere la percezione in merito a elementi concreti, come la retribuzione o la flessibilità.
Ma è dalla combinazione di questi strumenti di ascolto con l'analisi del comportamento dei dipendenti che le organizzazioni possono capire ciò che è più importante per le proprie persone. L'analisi comportamentale può considerare i dati di fruizione dei benefit o i dati relativi agli avanzamenti di carriera, all’uso dei congedi e ai tassi di assenteismo. L'ascolto dei dipendenti e l'analisi comportamentale sono due facce della stessa medaglia: il primo mette in evidenza le aspettative e i desideri del dipendente, mentre la seconda riflette il suo reale comportamento (consentendo quindi la misurazione del divario tra il dire e il fare). Per esempio, due dipendenti su cinque affermano che ripensare al lavoro secondo un paradigma di wellbeing-by-design sia il modo migliore per garantire il benessere delle persone in azienda.8 Eppure, solo il 16% dichiara che rimarrebbe nella propria azienda grazie alle iniziative di wellbeing offerte.9 Un responsabile HR consapevole del divario tra il dire e il fare è in grado di indirizzare la spesa verso le soluzioni a più elevato impatto strategico.
Affrontare il divario tra il dire e il fare per elementi intangibili dell'EVP può essere più impegnativo, ma sono proprio questi fattori a differenziare un’organizzazione dai competitor. Strumenti efficienti come i focus group online possono fornire informazioni approfondite e analizzabili in tempi rapidi. Anche le opinioni raccolte da recruiter e candidate/i possono essere una fonte importante per comprendere le percezioni sull’azienda. Per esempio, si possono testare le percezioni sulla cultura, il modo in cui le persone si sentono connesse all'azienda e ai loro team e il modo in cui il purpose aziendale viene percepito internamente ed espresso esternamente.
Questi strumenti devono andare di pari passo con un’adeguata strategia di ascolto, che definisca chiaramente quando, dove, come e cosa ascoltare. Oggi l'ascolto strategico è più accessibile grazie al migliore accesso ai dati, all'analisi delle persone e alle funzionalità abilitate dall'IA. Nell’insieme, questi strumenti possono servire per colmare il divario tra il dire e il fare e rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze delle persone nelle organizzazioni. Per mantenere un approccio mirato, è importante concentrarsi sui momenti che “contano” durante l’Employee Journey, ossia i momenti che influenzano maggiormente le percezioni dei dipendenti verso la propria organizzazione. L'EVP deve essere considerata come una vera e propria leva per lo sviluppo dell’organizzazione, e non un semplice strumento di comunicazione o di Employer Branding.
Per evitare l'attenzione negativa dei social media e creare connessioni più forti con candidate/i e dipendenti, le organizzazioni devono andare oltre la “facciata”. Infatti, sebbene si possa cadere nella tentazione di confezionare una comunicazione che soddisfi le esigenze della maggior parte dei dipendenti, se i messaggi non sono in linea con la strategia aziendale e non si concretizzano nell'esperienza quotidiana, la credibilità sarà compromessa. Analogamente, se l'EVP è eccessivamente ambiziosa rispetto alla realtà, potrebbe sembrare poco autentica e credibile a candidate/i e dipendenti.
L'attivazione dell'EVP è uno step importante. Per realizzarla, è importante assicurarsi che i messaggi e il comportamento del management siano in linea con i valori fondanti dell’EVP (per esempio, diversità e inclusione, crescita e mobilità, ecc.) e che politiche e programmi HR siano a loro volta allineati all’EVP. Alcuni aspetti sono relativamente semplici da cambiare, come il miglioramento delle politiche sui benefit. Altri, come il miglioramento dei modelli di carriera e mobilità interna, o la riprogettazione del lavoro per ottimizzare l'equilibrio tra vita professionale e privata, possono richiedere sforzi di change management più lunghi e maggiori investimenti.
In caso di budget limitato, la co-creazione dell'EVP per i momenti che “contano” consente di determinare le priorità negli investimenti, adattare i messaggi di valore ai segmenti chiave e progettare un'esperienza connessa. L'organizzazione di workshop di progettazione per risolvere le lacune dell’EVP, insieme all’abbattimento dei silos organizzativi, permetterà la costruzione di EX più olistiche, integrando elementi di diversi processi e discipline HR. Impostare bene il processo richiede tempo, ma ne vale la pena. È altresì importante prevedere una comunicazione continua dei miglioramenti, sia internamente (change management) che esternamente (employer branding), per evitare di rischiare un impatto relativo delle idee migliori.
Rispetto ai competitor con bassi livelli di crescita, le aziende a forte crescita10 sono
1,4 volte più propense a definire e riprogettare i momenti che “contano”11
Una EVP ben strutturata aiuta le organizzazioni a raggiungere i risultati aziendali, migliorare il processo di selezione, rafforzare l’engagement delle persone (con conseguente riduzione delle assenze e aumento della produttività), trattenere i talenti e costruire la brand awareness. In conclusione, è importante realizzare questo percorso garantendone la sostenibilità economica e ottenendo al contempo il meglio dai dipendenti, giorno dopo giorno.
Per responsabilizzare l’organizzazione, l'EVP dovrebbe essere collegata a metriche chiare. Questo passaggio costituisce una sfida storica e presenta ostacoli noti:
- Dopo aver utilizzato le metriche per creare il business case per l’investimento, spesso l’attenzione agli aspetti di misurazione e governance a lungo termine diminuisce notevolmente.
- Le metriche dell’EVP non sono collegate agli obiettivi del progetto iniziale o a quelli aziendali.
Un framework per la definizione delle metriche EVP
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Misurare l'impatto dell'EVP nel suo complessoOccorre innanzitutto assicurarsi che le metriche siano collegate agli obiettivi prioritari dell'EVP. Per esempio, l'obiettivo di “talent attraction” può essere misurato da metriche che osservano il tempo necessario per l’assunzione e la percentuale di candidature ritenute idonee, mentre l’obiettivo di “retention” può essere misurato da metriche di Net Promoter Score e di recensioni su Glassdoor. A integrazione di queste metriche, sarà necessario osservare le reazioni delle persone attraverso tecniche di ascolto continuo, per assicurarsi che nei momenti che “contano” i dipendenti si sentano pienamente sostenuti dalle iniziative promosse dall’organizzazione. Oltre ai tradizionali indici di attraction e retention, si possono prendere in considerazione metriche come il costo pro capite, l’analisi comparativa dei costi rispetto al mercato e l'analisi di equità interna ed esterna (retribuzioni e promozioni), anche in risposta alle evoluzioni del Regolatore e alle nuove direttive in materia di Pay Trasparency.
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Misurare l'efficacia dei diversi elementi chiave dell'EVP e i momenti che “contano”Comprendere l'effettiva attrattività dei benefit offerti attraverso i tassi di utilizzo, i tassi di progressione di carriera o di sviluppo delle competenze richieste. Queste metriche garantiscono che gli investimenti nei programmi e nelle politiche HR siano in linea con il framework EVP, e che gli impatti chiudano effettivamente i gap esistenti. È più difficile collegare gli elementi intangibili con interventi specifici: per esempio, il miglioramento delle metriche di attraction è dovuto alla nuova EVP o ai cambiamenti nel mercato dei talenti?
Nelle organizzazioni ad alta crescita, è più probabile che nelle scorecard del Management siano presenti metriche su salute e benessere delle persone, rispetto a metriche HR più tradizionali, come il turnover (rispettivamente 50% e 26%). 13
È importante misurare continuativamente l'efficacia dell'EVP, intervenendo sull’Employee Experience man mano che si sperimenta e si raccolgono maggiori dati. Il risultato è un beneficio concreto sul ROI.
Migliorare l'EVP può significare molte cose. L'aggiornamento non si traduce automaticamente in un maggiore ingaggio dei dipendenti, in un pool di candidati più solido, nella fidelizzazione dei migliori talenti, in una mobilitazione più positiva da parte dei dipendenti o in migliori risultati finanziari. Affinché l'EVP possa influire efficacemente sulla produttività, deve essere impostata come un framework strategico che ne assicuri la fattibilità e la sostenibilità nel lungo termine. Occorre quindi allineare gli aspetti interni ed esterni dell'EVP e assicurarsi che le promesse fatte si riflettano nelle esperienze effettive delle persone e siano sistematicamente mantenute. In altre parole, la bellezza interiore deve riflettere la bellezza esteriore dell'Employer Brand. Concretamente, significa garantire che le politiche e i programmi HR siano in linea con questo framework e che il comportamento e la cultura dei manager e dei dirigenti promuovano lo spirito dell'EVP.
Se gestito correttamente, l'aggiornamento dell'EVP non è solo un progetto, ma un vero e proprio processo di miglioramento continuo per il quale nell’organizzazione ci siano definite responsabilità.
Dopotutto, la reputazione aziendale è difficile da costruire e facile da perdere. Dati dettagliati (e di qualità) e un processo di co-creazione, basato sulle esperienze reali delle persone e supportato da metriche chiare, garantiranno la realizzazione di una EVP veramente trasformativa.
1 Mercer. Studio Global Talent Trends (GTT) 2024, disponibile su
2 Eurostat. “Euro Area Job Vacancy Rate at 2.7%”, 15 marzo 2024.
3 Wiseman P. “US Job Openings Fall to 8.1 Million, Lowest Since 2021, but Remain at Historically High Levels”, Associated Press, 4 giugno 2024.
4 Mercer. Studio GTT 2024.
5 Studio GTT 2024
6 Dati normativi globali di Mercer.
7 Mercer. Studio GTT 2024
8 Mercer. Studio GTT 2024.
9 Dati tratti dall’indagine GTT 2024.
10 Secondo lo Studio Global Talent Trends 2024 di Mercer, le società a forte crescita hanno dichiarato una crescita di almeno il 10% nel 2023, mentre le società con bassi livelli di crescita hanno dichiarato una crescita inferiore al 3%.
11 Dati tratti dall’indagine GTT 2024.
12 Mercer. Studio GTT 2024.
13 Dati tratti dall’indagine GTT 2024.
Principal, Employee Experience Solution Design Lead, Mercer
Partner, Mercer
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