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Survey 2025 sugli investimenti di endowment e fondazioni  

Abbiamo intervistato gli investitori di fondi di endowment e fondazioni per conoscere come valutano i rischi, effettuano l’asset allocation dei loro portafogli e costruiscono la resilienza nel lungo termine.

La survey su Endowment & Foundations (E&F) 2025 di Mercer è volta a promuovere la discussione e la collaborazione sulle principali preoccupazioni, le più recenti decisioni di investimento e i piani per il futuro degli investitori di E&F.

Il nostro studio ha interessato oltre 100 investitori di E&F provenienti da 16 paesi in 4 diverse aree geografiche, che hanno espresso le loro preziose considerazioni e riflessioni consentendoci di approfondire questo universo cosi diversificato.[1]

In un contesto in cui le crescenti preoccupazioni sull'inflazione, il rallentamento della crescita e l'evoluzione dei rischi geopolitici sono prioritarie per gli investitori, il report analizza i risultati emersi dalla survey e delinea quattro aree principali di interesse per gli investitori di fondi di endowment e fondazioni.

Tre temi per gli investitori di E&F

Gli investitori di endowment e fondazioni hanno espresso forti preoccupazioni sui rischi a breve termine legati all'inflazione, la volatilità persistente dei mercati e le tensioni geopolitiche in costante evoluzione. Ecco alcuni dei punti salienti contenuti nel report:

  • La volatilità si conferma la preoccupazione principale: l'83% degli E&F considera la volatilità dei mercati un rischio significativo nel breve termine, in aumento di 10 punti rispetto al 2023.
  • La politica passa in primo piano: per l'82% degli intervistati la politica interna e internazionale è ora un fattore importante di rischio, a riprova della crescente consapevolezza del legame politica-mercati.
  • Il rischio climatico non è più considerato una priorità: solo il 41% degli intervistati ora lo ritiene significativo, un notevole calo rispetto al 54% dell'anno scorso, soprattutto tra gli investitori nordamericani.
  • La diversificazione potrebbe essere la principale difesa: il 56% degli intervistati ha accresciuto la diversificazione del portafoglio e il 32% ha aggiunto al portafoglio l'esposizione ai mercati privati o l’ha ampliata.
  • Le pressioni sui costi: quasi quattro intervistati su dieci prevedono un aumento degli obiettivi di spesa nei prossimi tre anni e una conseguente maggiore necessità di rendimenti sostenibili.

Gli investitori di endowment e fondazioni ritengono che la diversificazione sia un fattore centrale, quando non addirittura imprescindibile, per sostenere la crescita a lungo termine dei portafogli. Ecco alcuni dei punti salienti contenuti nel report:

  • Si conferma l’importanza dei mercati privati: l’allocazione al private equity (+26%) e al private debt (+24%) dovrebbe registrare l’aumento netto più elevato nei prossimi tre anni, confermando un trend in atto da tre anni di crescita dell’esposizione ai mercati privati.
  • L’accessibilità al mercato e gli obiettivi possono essere condizionati dalle dimensioni: le organizzazioni più grandi prevedono un aumento del 50% dell'esposizione al private equity (contro l'11% delle più piccole), un dato che conferma come le dimensioni permettano di investire maggiormente in asset illiquidi.
  • Gli investitori azionari preferiscono il globale: gli investitori preferiscono le azioni dei mercati sviluppati globali (+9%), mentre gli investimenti in azioni nazionali dovrebbero diminuire (-5%), riflettendo una riduzione della tendenza a privilegiare il mercato nazionale.
  • Gli investimenti in infrastrutture guadagnano terreno: con un aumento netto previsto del 14% in questo settore, gli E&F sono posizionati per intercettare tematiche a lungo termine come l'IA, la transizione energetica e l'infrastruttura digitale.
  • Le divergenze regionali si ampliano: gli investitori europei prevedono aumenti più sostenuti per gli investimenti in private equity (+37%) e infrastrutture, mentre quelli nordamericani tendono verso il private debt (+33%) e sono già più esposti al private equity.

Nell’obiettivo di contrastare le incertezze a breve termine, gli investitori di E&F aumentano l’esposizione ai mercati privati,[2] continuando a sostenere lo slancio verso questo settore Ecco alcuni dei punti salienti contenuti nel report:

  • I mercati privati sono ormai maturi, soprattutto per i grandi investitori: due terzi degli E&F più grandi investono nei mercati privati da almeno cinque anni, rispetto a solo il 10% degli E&F più piccoli, un dato che evidenzia come l’esperienza e le dimensioni siano fattori cruciali di differenziazione.
  • Strategie sofisticate rimodellano la struttura dei portafogli: le fondazioni e gli endowment più grandi sono più propensi a investire tramite co-investimenti e fondi di secondario, con l’obiettivo di mitigare la curva J, aumentare potenzialmente la diversificazione e avere un maggiore controllo del portafoglio.
  • Premio per l’illiquidità: nonostante le chiacchiere di mercato, il 72% degli investitori ritiene di essere stato adeguatamente ricompensato per il rischio di illiquidità e il 78% non teme di impegnarsi per almeno 10 anni, un segno di fiducia nel posizionamento a lungo termine.
  • Gli E&F più piccoli esternalizzano i servizi: il 43% degli investitori più piccoli esternalizza la gestione dei mercati privati (contro il 18% dei grandi), per ovviare alla carenza di risorse e far fronte alla crescente complessità nell'accedere a opportunità significative.
  • Gli hedge fund sono passati dall'attacco alla difesa: quasi la metà degli investitori (45%) ora utilizza principalmente gli hedge fund per ridurre i rischi e non per generare crescita, segnalando un cambiamento di rotta verso i mandati multi-strategy e difensivi, in un contesto di maggiore volatilità e minore diversificazione tra azioni e obbligazioni.
Se andiamo oltre le questioni geopolitiche, di volatilità dei mercati, inflazione e recessione, scopriamo che per gli investitori la preoccupazione maggiore è capire come generare rendimenti sufficienti per rientrare negli obiettivi di spesa, previsti in aumento nei prossimi anni.
 Texas Hemmaplardh

US Not-for-Profit Investments Leader

Global Endowments & Foundations Investment Survey

Abbiamo raccolto le preziose considerazioni e riflessioni di oltre 100 investitori di endowment e fondazioni di tutto il mondo
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