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Quali prospettive per i private market e gli hedge fund nel 2025? 

Investimenti alternativi: un driver di diversificazione nonostante false credenze e preconcetti.

Il mercato azionario statunitense ha registrato una performance eccezionale negli ultimi anni, superando nuovi record dopo l’esito delle elezioni presidenziali. I motivi di fiducia non mancano: dalla promessa di una nuova amministrazione pro-business all’ulteriore crescita della tematica dell'intelligenza artificiale che sostiene la continua sovraperformance dei Magnifici Sette.

Tutti questi fattori contribuiscono ad alimentare la percezione di una potenziale "economia Goldilocks", in grado di supportare la crescita mantenendo bassa l'inflazione.

Tuttavia, come si suol dire, gli alberi non crescono fino al cielo, e i grandi investitori sofisticati con cui operiamo hanno cercato di diversificare i portafogli. Investire in asset alternativi può proteggere i portafogli nel momento in cui i titoli che finora hanno sovraperformato iniziano a vacillare. Per esempio, solo il 10% delle società di medie dimensioni degli Stati Uniti è quotato in borsa, mentre una colonna portante della crescita economica del paese è ancora rappresentata dalle società private, investibili attraverso i mercati privati.

I private market offrono potenzialmente l’opportunità di generare un rendimento diversificato, ma, nonostante la spinta alla diversificazione, sono ancora misconosciuti da alcuni investitori. Le asset class che potrebbero accrescere la diversificazione dei portafogli sono ancora oggetto di pregiudizi: il debito privato è troppo saturo, i rendimenti del private equity dipendono da tassi bassi, le strategie di real asset privati sono solo una copertura contro l'inflazione, i rendimenti degli hedge fund sono troppo bassi per giustificare l'esposizione.

Nel nostro ultimo paper, “Where now for alternatives?”, affrontiamo uno per uno i preconcetti sugli investimenti alternativi e illustriamo gli aspetti di queste asset class che a nostro avviso possono fornire un valore specifico nel 2025. Con la maturazione dei mercati privati, ravvisiamo opportunità nel trend "build to core" nel real estate e nell’infrastrutturale, ma anche in una maggiore esposizione all'intelligenza artificiale attraverso il private equity e nel private debt in nuove aree di direct lending.

Il debito privato ha messo a segno una forte crescita dopo la crisi finanziaria del 2008, registrando un CAGR del 15% per circa 3000 miliardi di dollari di asset in gestione (AUM) complessivi, secondo le stime di Oliver Wyman. Sebbene i prestiti a leva siano diventati più “affollati”, riteniamo che quest'asset class presenti ancora un potenziale di crescita e che nel 2025 sarà sostenuta da una serie di fattori favorevoli, come il continuo ridimensionamento dei prestiti bancari, il dry powder del private equity ai massimi storici, che ha portato a una maggiore domanda di debito privato come fonte di finanziamento, e la continua domanda di soluzioni flessibili di private financing.

Inoltre, la specialty finance offre un nuovo filone potenzialmente ricco attraverso una varietà di offerte di finanziamento, come leasing strumentali, trade finance e accordi di royalty, e può fornire agli investitori un maggiore livello di diversificazione gestito con le competenze specialistiche richieste.

Il ventaglio di opportunità è in crescita e un mercato più ampio fornisce gli strumenti per costruire un'esposizione personalizzata al debito privato in base ai profili di rischio/rendimento individuali, a vantaggio dei portafogli degli investitori.

Il private equity (PE) è stato storicamente considerato sinonimo di leveraged buyout, un’operazione attraverso la quale un investitore utilizza un indebitamento elevato per finanziare l'acquisizione di un'azienda. In genere, gli asset della società acquisita vengono utilizzati come garanzia per la parte debitoria del finanziamento, e il debito contratto è solitamente ripagato nel tempo con i flussi di cassa della società. In questo modello, la vendita di asset e la riduzione dei costi sono le leve principali per generare risultato, e l’investitore di private equity può ottenere un rendimento senza migliorare l'attività sottostante.

Siamo d'accordo con i commentatori che esprimono preoccupazione per questa strategia in un contesto di tassi elevati, poiché è probabile che i risultati siano inferiori a quelli desiderati. L’indebitamento amplifica il rischio e i tassi più alti rendono difficile l'ingegneria finanziaria. Tuttavia, riteniamo che la creazione di valore per gli investitori di PE di alta qualità non si limiti alla leva e che questa asset class potrà continuare a performare nonostante l'aumento dei tassi, a condizione di selezionare scrupolosamente i gestori. Il PE è un'asset class dinamica che ha registrato buone performance nel tempo, anche nei periodi di aumento dei tassi.

I real asset sono una categoria di investimento che comporta la proprietà fisica di asset immobiliari, infrastrutture e risorse naturali. Una delle caratteristiche trasversali più importanti dei real asset, ancor più nei periodi di aumento dei prezzi, è l’accesso a un flusso di guadagno sicuro per l’investitore, spesso correlato a fattori inflazionistici più generali. Gli investimenti in real asset possono fornire protezione contro l'inflazione, sia esplicitamente, attraverso meccanismi di indicizzazione dell'inflazione integrati nei contratti di leasing degli asset, sia implicitamente, posizionandosi in modo da trasferire l'aumento dei costi una volta scaduto il contratto di leasing o perché l'inflazione aumenta il costo di sostituzione degli asset.

Anche se la protezione dall'inflazione è importante per un portafoglio ben diversificato, i real asset forniscono agli investitori più di una semplice copertura contro l'inflazione. Hanno infatti il potenziale per offrire un ventaglio diversificato di opportunità. Gli investitori possono personalizzare l’esposizione ai real asset in modo che svolgano uno o più ruoli in portafoglio, dalla diversificazione alla generazione di alfa, per generare sovraperformance rispetto ai rendimenti dei mercati.

Tuttavia, per il 2025, uno degli aspetti più interessanti dell'investimento in real asset e nei private market in generale è rappresentato dai punti di sovrapposizione tra private equity, infrastrutture e real estate. Ravvisiamo opportunità significative nella rotazione degli investitori in asset infrastrutturali verso investimenti più orientati all'operatività, dove il private equity ha tipicamente svolto un ruolo positivo nelle fasi più iniziali. Man mano che tali piattaforme maturano e diventano meno rischiose, il proprietario più naturale è l’investitore in infrastrutture. Ci siamo concentrati sugli asset immobiliari e infrastrutturali “build to core” sin dagli albori di tali strategie e crediamo che orientarci verso nuove aree in cui è possibile applicare la stessa matematica finanziaria sia un'opportunità entusiasmante.

Alcuni investitori hanno un'opinione negativa degli hedge fund, motivandola con la "sottoperformance". Sono inoltre diffusi molti pregiudizi sulle caratteristiche di rendimento degli hedge fund, il loro ruolo nel portafoglio e i driver di rendimento.

Gli hedge fund non sono un'asset class, bensì un insieme diversificato di strategie a gestione attiva trasversale a tutte le asset class, che sono sfruttate al meglio attraverso un approccio di portafoglio con più gestori che negoziano collettivamente strategie complementari. Un portafoglio di hedge fund ha un profilo di rischio diverso da quello del mercato azionario.

Sebbene gli hedge fund possano essere utilizzati per una varietà di scopi, riteniamo che servano meglio il portafoglio come fonte di diversificazione, grazie alla loro capacità unica di diversificare i rischi del mercato azionario e di tasso.

Gli hedge fund sono investimenti "cash plus", poiché i loro rendimenti sono direttamente correlati al livello dei tassi di interesse a breve termine. Attraverso uno sconto sugli interessi a breve e i collateral sui future, diverse strategie di hedge fund generano una parte del rendimento in cash. Ora che i tassi d'interesse si sono normalizzati, le aspettative di rendimento per gli hedge fund sono aumentate notevolmente.

Quali prospettive per gli investimenti alternativi?

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