Temi e opportunità di investimento per il 2025 e oltre
27 novembre 2024
Dopo un’ondata di shock a breve termine, i mercati si sono abbastanza stabilizzati e consentono agli investitori di rifocalizzarsi sul lungo termine.
Dal 2020 l'attenzione degli investitori è stata dominata da un susseguirsi di shock significativi per l'economia globale: la pandemia di Covid-19, l'escalation dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, la conseguente inflazione e la curva verticale di adozione dell'IA generativa. Gli effetti a catena di questa serie di eventi continuano a rimodellare il nostro mondo, mettendo in discussione l’impostazione convenzionale dei portafogli e, in particolare, i potenziali benefici della diversificazione. Questi impatti meritano un'analisi e una riflessione approfondite, in quanto le ripercussioni a trasmissione più lenta interessano tutti i portafogli. Inoltre, con la fine della fase "acuta" e reattiva di questi eventi, riteniamo che per gli investitori sia venuto il momento di allargare le prospettive e considerare altri rischi e opportunità di lungo termine.
Il report di quest'anno, dal titolo "Swing State", analizza le prospettive di un contesto degli investimenti caratterizzato da una serie di dinamiche sia ascendenti che discendenti:
- I livelli di concentrazione del mercato sono saliti ai massimi storici.
- I tassi hanno avviato una dinamica discendente ora che l'inflazione sembra essere sotto controllo.
- Il costo del debito pubblico nelle economie sviluppate è a livelli elevati. Una nuova amministrazione alla Casa Bianca, conquistata con la promessa di tagli alle tasse, solleva interrogativi su una dinamica ulteriormente ascendente del debito.
- Le emissioni continuano a mostrare un trend in ascesa, nonostante i progressi nelle tecnologie pulite, in parte a causa dell'aumento della domanda di energia.
Sebbene alcune di queste dinamiche siano ancora in evoluzione, è prudente essere sempre guidati dal buon senso: un’oscillazione verso l'alto è inevitabilmente seguita da un’oscillazione verso il basso. La "tigre" o il "miracolo" si trasformano, prima o poi, in qualcos’altro; le risposte all'inflazione finiscono per funzionare (e in gran parte lo hanno già fatto) e i gravi problemi ambientali vengono infine regolamentati.
In questo articolo illustriamo alcune delle principali tematiche e opportunità che si profilano per i prossimi cinque anni almeno. Per fare ordine in questo panorama in costante evoluzione, abbiamo delineato tre tematiche:
- Cambiamenti di regime: cambiamenti specifici e duraturi delle condizioni.
- Supercicli: posizionamento attuale nei supercicli economici classici (cicli del debito e delle commodity) e nel superciclo dei paradigmi socioeconomici (onde di Kondratieff o generazioni di Strauss-Howe).
- Megatrend: transizioni pluridecennali che rimodellano gradualmente il mondo.
Cambiamenti di regime
Gli alti e i bassi dei benchmark
Negli ultimi tempi, i rendimenti dei mercati azionari e la capitalizzazione di mercato si sono sempre più concentrati in una manciata di grandi titoli, che hanno influenzato in modo sproporzionato i movimenti complessivi del mercato. Ampie oscillazioni delle valutazioni di un singolo titolo possono portare a perdite di portafoglio rilevanti, come illustrano le turbolenze del mercato azionario osservate nel settembre 2024.
A nostro avviso, i portafogli dovrebbero rimanere diversificati con un'allocazione strategica sui settori che hanno sottoperformato negli ultimi anni, come ad esempio le azioni dei Paesi sviluppati, esclusi gli Stati Uniti, i titoli value o le azioni dei mercati emergenti.
Nel contesto di un mondo multipolare divergente, gli indici azionari dei mercati emergenti presentano una maggiore esposizione ai ricavi generati in alcune delle economie di mercato in più rapida crescita e, pertanto, giustificano il mantenimento di un'allocazione strategica sulla ponderazione per capitalizzazione di mercato. Gli investitori devono essere consapevoli dell'erosione dei rendimenti che può derivare da una vendita al ribasso.
In una fase di “deconcentrazione” del mercato privilegiamo la gestione attiva, poiché essa sostiene l'allocazione verso strategie di ricerca di alfa, in particolare gli hedge fund diversificati.
I tassi
Gli effetti dell'aumento dei tassi di interesse non si ripercuotono immediatamente su tutta l'economia reale e, solo ora, si comincia ad avvertire l’impatto dei recenti rialzi. Anche se i tassi dovrebbero diminuire nel breve termine, è improbabile che tornino ai livelli bassissimi che avevano raggiunto nel decennio successivo alla crisi finanziaria globale.
In un contesto di tassi d'interesse più elevati, gli investitori possono adottare strategie flessibili che sfruttano le potenziali opportunità su tutto lo spettro di rischio. Ad esempio, possono investire in titoli di Stato di alta qualità e implementando allo stesso tempo un’allocazione strategica di una parte del portafoglio sui titoli high yield e sul debito privato. Concentrandosi su queste due estremità dello spettro dei rating, gli investitori possono potenzialmente migliorare i rendimenti e gestire in modo più efficace il rischio, evitando al contempo gli asset a medio rischio meno favorevoli che potrebbero non offrire una remunerazione adeguata.
Nonostante la crescente attrattiva degli asset obbligazionari core, il debito privato rimane interessante, anche se riteniamo che gli investitori debbano essere cauti nei confronti dei settori troppo affollati le cui valutazioni potrebbero risultare eccessive. Dovrebbero invece concentrarsi sui settori che presentano potenziali vantaggi strutturali intrinseci, come le strategie strutturate e garantite da asset, in cui continuiamo a ravvisare forti opportunità.
Mercati privati olistici
Negli ultimi anni, i mercati privati sono aumentati di dimensioni e sono diventati un pilastro della costruzione del portafoglio. I programmi di private market che adottano un approccio olistico possono cogliere in modo più efficace tutte le opportunità che si presentano. I confini tra asset class sono sempre più sfumati, in particolare in ambiti come i data center, la transizione energetica, la gestione dei rifiuti, le acque reflue e i servizi.
Il complesso contesto di exit dei mercati privati, in particolare nel private equity, ha stimolato la costruzione di strutture innovative di fondi, mentre i veicoli esistenti che forniscono liquidità ai limited partner (LP) sono diventati più popolari. Lo sviluppo dei fondi semiliquidi, dei fondi di secondario e dei continuation fund riflette la domanda di soluzioni di liquidità da parte degli investitori.
In particolare, con la maturazione del mercato, i volumi globali delle transazioni nel secondario sono cresciuti in modo significativo, aumentando di oltre il 10% all'anno nell'ultimo decennio. Il mercato secondario può offrire vantaggi unici, come l'accelerazione dell'impiego del capitale e la conseguente mitigazione della curva J, oltre a consentire soluzioni di investimento su misura volte ad aumentare la diversificazione del portafoglio.
Per gli investitori sofisticati, il co-investimento in asset di prim'ordine del private market con general partner (GP) di qualità rappresenta un'opportunità. Questi investimenti comportano un rischio maggiore ma offrono vantaggi significativi per gli LP esperti con una solida rete di GP: selettività, condizioni favorevoli, commissioni più basse, un impiego del capitale più accelerato che mitiga gli effetti della curva J, opportunità derivanti dalle attuali dislocazioni del mercato.
Il settore immobiliare ha incontrato molte difficoltà nell’ultimo periodo, ma l’ultima correzione sta terminando e determina prezzi di ingresso storicamente interessanti per la maggior parte degli asset. Tenuto conto dell’eterogeneità dell'asset class e delle asimmetrie informative (le diverse regioni offrono opportunità molto diverse), il settore immobiliare globale offre molte opportunità interessanti con solide prospettive di rendimento assoluto. L'allocazione settoriale e la selezione dei titoli sono i fattori più importanti alla base della sovraperformance. Per gli investitori con una maggiore propensione al rischio, le dislocazioni del mercato offrono il potenziale per ottenere rendimenti eccezionali.
Supercicli
L’importanza della sicurezza
Le tensioni geopolitiche possono avere conseguenze profonde e di vasta portata per l'economia globale e i mercati finanziari. Gli eventi recenti hanno intensificato l'attenzione su tutti gli aspetti legati alla sicurezza: energia, risorse, fragilità della catena di fornitura, shock inflazionistici dal lato dell'offerta, cyber risk, potenziale utilizzo del debito come arma.
Gli impatti sistemici degli shock energetici e delle interruzioni delle forniture innescati dalla pandemia ed esacerbati dall'invasione russa dell'Ucraina, che hanno indotto i Paesi a rivalutare l'approvvigionamento delle materie prime, sono un esempio dell'effetto di amplificazione che le tensioni geopolitiche possono avere su rischi già di per sé complessi. Allo stesso tempo, la rapida espansione dei programmi di sviluppo delle energie rinnovabili aumenta la percentuale di energia prodotta localmente nella maggior parte dei paesi rafforzando quindi la sicurezza energetica. Tuttavia, ciò è possibile solo se la produzione di energia elettrica è accompagnata dalla capacità di stoccaggio e dalla costruzione di una rete adeguata.
La concorrenza tra Stati Uniti e Cina causa tensioni commerciali, in particolare sulle tecnologie a duplice uso. Non crediamo che la globalizzazione sia finita, ma riteniamo che il mondo si stia frammentando in blocchi. In un mondo sempre più multipolare, le strategie sui mercati emergenti offrono diversificazione attraverso un'esposizione più diretta ai ricavi dei mercati emergenti. Preferiamo la gestione attiva per cogliere le opportunità di alfa e per la sua capacità di mitigazione del rischio. Occorre dare prova di dinamismo per rispondere tempestivamente all’aumento del rischio sovrano, dato che il rischio paese è un fattore molto più significativo nei mercati emergenti rispetto ai mercati sviluppati.
In un mondo sempre più frammentato, le oscillazioni valutarie possono avere un impatto significativo sui rendimenti degli investimenti, che possono risultare sia positivi che negativi per i rendimenti corretti per il rischio, a seconda di fattori quali le condizioni di mercato, la situazione dell'investitore e, soprattutto, il suo domicilio. Gli investitori con un portafoglio diversificato a livello globale devono essere consapevoli che la decisione di non coprire l'esposizione valutaria non è una decisione passiva.
Il riequilibrio dell'economia
Se la decelerazione dell'inflazione può far tirare un sospiro di sollievo a Wall Street, è invece una magra consolazione per le persone alle prese con il continuo aumento del costo della vita. La crescita economica complessiva rimane robusta, ma ha comportato problemi di distribuzione, creando una disconnessione tra gli indicatori economici e la realtà quotidiana. Questa disparità contribuisce ad accrescere la sfiducia dell'opinione pubblica nei confronti delle istituzioni. Nelle economie avanzate è scomparsa una caratteristica principale del contratto sociale, ovvero la capacità di ogni generazione di guadagnare più dei propri genitori. Anche l'accumulo di ricchezza rappresenta una sfida, in quanto si prevede che il trasferimento di ricchezza intergenerazionale senza precedenti da parte della generazione dei Baby Boomer aggraverà le diseguaglianze per le generazioni successive.
Il divario tra crescita economica e benessere sociale rappresenta un'opportunità unica per investimenti mirati. Gli investimenti strategici incentrati sul progresso sociale, come gli alloggi a prezzi accessibili, le infrastrutture sanitarie, la transizione alimentare e le soluzioni per ridurre il costo della vita, offrono la possibilità di esercitare un impatto significativo e hanno il potenziale per generare rendimenti finanziari interessanti.
Il ciclo del debito pubblico nei Ppaesi sviluppati, in particolare negli Stati Uniti, ha contribuito all'accumulo di squilibri e tensioni, con la preoccupazione che il costo annuale del debito, ora più o meno equivalente alla spesa per la difesa, rallenterà la crescita dell'economia statunitense. I livelli di debito potrebbero aumentare ulteriormente con un’amministrazione populista.
Visti i livelli record raggiunti dal debito pubblico negli Stati Uniti, è opportuno considerare la posizione degli acquirenti naturali del debito pubblico statunitense. Il Giappone si conferma un acquirente naturale a causa di un significativo aumento dei rendimenti rispetto alle emissioni nazionali e dei timori di debolezza dello yen. Inoltre, occorre notare che, mentre le riserve del Tesoro cinese sono diminuite, gli acquisti di MBS (mortgage backed securities) da parte dello stesso sono aumentati, indicando che i profondi mercati pubblici degli Stati Uniti rimangono uno sbocco naturale per le cospicue riserve valutarie della Cina.
Megatrend
La transizione energetica sta procedendo a ritmi sostenuti. Tra il 2018 e il 2023, la capacità solare fotovoltaica globale è triplicata. Nel 2025, le fonti rinnovabili (eolica, idroelettrica, solare fotovoltaico) dovrebbero per la prima volta generare più energia elettrica del carbone. Questa soglia è già stata superata nell'UE. Gli investimenti nelle tecnologie per l'energia pulita, in primo luogo il solare, ora sorpassano di gran lunga quelli in progetti legati all'energia prodotta da combustibili fossili. Questo è dovuto al fatto che i driver della crescita si sono spostati dalle attuali e chiare esigenze della transizione climatica verso l'attraente economia di un costo livellato dell'energia (LCOE) più basso e l’attrattiva di una maggiore sicurezza energetica.
Gli investimenti devono accelerare ulteriormente e ci sono molte opportunità per gli investitori nelle infrastrutture e nella tecnologia di nuova generazione. Le reti devono essere modernizzate e meglio collegate per favorire lo sviluppo di nuove energie rinnovabili; inoltre, è necessario che siano supportate da una sufficiente capacità di stoccaggio dell'energia. Le aree di crescita futura sono associate alla transizione dei settori hard-to-abate, come i combustibili sostenibili e l'idrogeno, alla cattura, stoccaggio e utilizzo del carbonio (CCUS) e, soprattutto, alle soluzioni di adattamento climatico.
Riteniamo che la costituzione di un portafoglio di investimento attivo e orientato al futuro che tenga conto della transizione debba concentrarsi, in linea generale, su tre aree principali:
- Decarbonizzazione del portafoglio: gli investitori devono effettuare un’analisi di attribuzione delle emissioni e integrare le emissioni di gas serra di Scope 3 nelle strategie climatiche.
- Allineamento alla transizione climatica: gli investitori devono effettuare analisi bottom-up di portafoglio per valutare non solo l'impronta di carbonio dei propri investimenti, ma anche il contributo che tali investimenti forniscono alla transizione.
- Investimento in soluzioni climatiche: come discusso in precedenza, gli investitori dovrebbero anche prendere in considerazione un'allocazione specifica alle soluzioni climatiche, con obiettivi di impatto definiti.
L’economia circolare consente alle aziende di realizzare notevoli risparmi sui costi, di ridurre l'impatto ambientale, di assicurare la propria resilienza e successo a lungo termine in un mondo con risorse sempre più limitate, e di migliorare l’affidabilità della catena di fornitura.
Nel complesso, si stima che l'economia circolare rappresenti un'opportunità compresa tra 883 e 1.500 miliardi di dollari, pari al 4-7% del PIL degli Stati Uniti, consentendo allo stesso tempo di mitigare 370-852 milioni di tonnellate di emissioni di CO2.
I governi adottano sempre più normative che promuovono i principi dell'economia circolare, come il diritto alla riparazione. L'UE è leader in questo ambito, con diverse normative in materia, tra cui la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), l’importante direttiva sulla disclosure in materia di sostenibilità che impone a molte aziende di pubblicare informazioni sull'economia circolare. Riteniamo che gli investitori dovrebbero iniziare a prepararsi alle nuove regolamentazioni, mentre gli investitori non UE potrebbero considerare le normative comunitarie come un possibile modello di ciò che potrebbe attenderli.
Oggi molti investitori conciliano esigenze contrapposte, integrando nei portafogli considerazioni relative al clima e alla biodiversità. Nel lungo periodo, ci aspettiamo che le politiche governative e le aspettative sociali si intensifichino, spingendo gli investitori e la società a tenere maggiormente conto del modo in cui gestiamo e miglioriamo l'ambiente naturale, per esempio attraverso azioni per il miglioramento della biodiversità, per il contrasto alla scarsità d'acqua e alla distruzione degli habitat.
Riteniamo che, per raggiungere questo equilibrio, sia fondamentale rivedere le convinzioni e le politiche di sostenibilità, dato che la natura e la biodiversità sono intrinsecamente legate al cambiamento climatico. L'integrazione di prassi positive per la natura non solo aiuta a prevenire danni ambientali non intenzionali, ma migliora anche i rendimenti a lungo termine. Per esempio, le soluzioni basate sulla natura, come il ripristino delle foreste e delle zone umide, contribuiscono agli obiettivi del net-zero e creano opportunità di investimento.
Per far fronte a queste complesse esigenze, è fondamentale una corretta stewardship degli investimenti. Gli investitori orientati all'engagement dovrebbero assicurarsi che i loro gestori patrimoniali si impegnino con le società sulle questioni legate alla natura, come i rischi legati alla biodiversità e gli impatti climatici. Iniziative come la Taskforce on Nature-related Financial Disclosures (TNFD) stimolano gli investitori a chiedere alle società di assumersi le loro responsabilità, in particolare in settori critici per la sostenibilità ambientale.
Gli investitori dovrebbero considerare l'opportunità di investire in fondi incentrati sull'agricoltura e la silvicoltura sostenibili e la conservazione degli oceani, studiati per migliorare il capitale naturale, un termine economico per indicare servizi e risorse che la natura fornisce gratuitamente, come l'impollinazione. A livello globale, la maggior parte delle attività agricole è incentrata su tre monocolture (grano, riso e mais), un procedimento produttivo in base al quale ogni anno vengono piantate sullo stesso campo specie vegetali geneticamente simili o identiche.
Tuttavia, le soluzioni a queste sfide, come l'agricoltura rigenerativa, l'agricoltura verticale/indoor, le celle frigorifere, la fermentazione di precisione e la R&S nelle biotecnologie, presentano interessanti opportunità di investimento a lungo termine.
Il 2023 è stato l’anno di svolta per l'intelligenza artificiale, con una rapida adozione da parte di privati, governi e aziende. Come discusso nel capitolo "Gli alti e i bassi dei benchmark", questa espansione ha contribuito a guidare l'eccezionale concentrazione dei mercati azionari, paragonata alla bolla dot.com di oltre due decenni fa. Tuttavia, l’attenzione alle large cap dell’high-tech rischia di far passare inosservato il rapido sviluppo delle società tecnologiche dei paesi emergenti e di altri segmenti di mercato che utilizzano l'IA.
Il ventaglio completo di applicazioni di IA deve ancora essere apprezzato in tutti i settori dell'economia, e le applicazioni attuali rappresentano solo una frazione di ciò che è possibile fare. Gli sviluppi futuri in ambiti come il machine learning, l'elaborazione del linguaggio naturale e il processo decisionale autonomo amplieranno significativamente l'impatto dell'IA in tutti i settori.
L'IA rappresenta un'interessante opportunità di investimento in diverse aree. Nel settore sanitario e delle life sciences, le applicazioni di IA stanno rivoluzionando la scoperta di farmaci, il sequenziamento del DNA e l'editing del genoma, accelerando l'innovazione e fornendo miglioramenti ai pazienti. Le aziende che sfruttano l’IA in queste aree potrebbero generare rendimenti promettenti. Inoltre, è significativo il ruolo dell'IA nella sostenibilità: promuovendo l'aumento dell'efficienza e affrontando le sfide della sostenibilità, le aziende che sviluppano soluzioni di IA per l'efficienza energetica, le energie rinnovabili e le prassi sostenibili presentano prospettive di investimento interessanti. La sempre maggiore attenzione alla sostenibilità a livello mondiale favorisce la crescita di queste aziende. Anche se l’IA è uno strumento prezioso per risolvere le sfide della sostenibilità, dovremmo rivolgere la nostra attenzione anche all'aumento delle emissioni che può risultare dal suo consumo energetico.
Gli investitori che puntano l’attenzione sui prossimi vincitori di questa rivoluzione tecnologica dovrebbero considerare l'adozione dell'IA sulla base di quattro gruppi distinti:
- Fornitori: aziende che creano modelli di IA o l'hardware necessario
- Facilitatori: fornitori di infrastrutture vitali, come le società di fornitura di energia elettrica
- Utilizzatori: aziende che implementano efficacemente l'intelligenza artificiale per migliorare la produttività
- Disruttori: nuovi operatori che utilizzano l'intelligenza artificiale per rivoluzionare i processi
La nostra recente indagine, AI in Investment Management, ha rilevato che nove gestori degli investimenti su dieci utilizzano o prevedono di utilizzare l'IA nei loro processi di investimento. Ladomanda non è più se o quando lo faranno, ma come implementeranno le funzionalità di IA. In effetti, molti dei primi pionieri dell'IA provengono dal settore degli investimenti e impiegano tecniche di IA dagli anni '90.
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