Lo studio Mercer CFA Institute Global Pension Index 2023 vede i Paesi Bassi ritornare in cima alla classifica e mette in luce il potenziale dell’IA per migliorare le prestazioni pensionistiche 

  • L’indice confronta 47 regimi previdenziali, per una copertura del 64% della popolazione mondiale 

SOGGETTO A EMBARGO Milano, 17 ottobre 2023 Mercer e il CFA Institute hanno pubblicato il 15° Mercer CFA Institute Global Pension Index (MCGPI), l’indice annuale delle pensioni. Nel 2023 il regime previdenziale dei Paesi Bassi ha riguadagnato la vetta scalzando l’Islanda che scende al secondo posto, seguita dalla Danimarca che si conferma terza.

L’età media a livello mondiale continua a innalzarsi in molti mercati, principalmente in quelli più maturi”, ha commentato Margaret Franklin, CFA, Presidente e CEO del CFA Institute. “L’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse hanno generato una nuova dinamica di mercato che sicuramente metterà sotto pressione i piani previdenziali. Infatti se da una parte molti piani pensionistici hanno realizzato consistenti perdite nel corso dello scorso anno, è da ritenere che sarà molto più difficile ottenere buoni rendimenti corretti per il rischio negli anni a venire. Le motivazioni si possono facilmente identificare con livelli di inflazione che resteranno alti per un considerevole arco temporale, i conseguenti alti tassi di interesse ed una crescita economica che comincia a mostrare debolezza. Osserviamo anche il crescente fenomeno di messa in discussione della globalizzazione, con il venir meno di questo importante elemento sia quale lubrificante del commercio internazionale che quale forza potente nel processo di contenimento dell’inflazione. Queste sono solo alcune delle problematiche sempre più complesse che devono affrontare i fondi pensione e che impattano in maniera significativa sui beneficiari delle pensioni. Le persone saranno chiamate ad avere un ruolo sempre più diretto e preponderante nelle decisioni riguardanti il loro futuro previdenziale. In qualità di professionisti dell’investimento, dobbiamo prepararle a questa prospettiva. Ogni anno l’indice funge da rappresentazione critica delle lacune ancora esistenti in molte giurisdizioni per assicurare il funzionamento ottimale dei piani pensionistici e garantire la sicurezza finanziaria a lungo termine dei beneficiari.”

L'impatto crescente dell’IA e i vantaggi per i sottoscrittori dei piani previdenziali

Oltre a individuare i modelli previdenziali migliori a livello mondiale, il report di quest’anno esamina il potenziale dell’intelligenza artificiale (IA) per contribuire a migliorare i sistemi previdenziali e di welfare e permettere alle persone una migliore qualità di vita negli anni della pensione.

L’attuale espansione dell’IA nelle attività e decisioni dei gestori di investimenti potrebbe condurre a processi decisionali più informati ed efficienti che a loro volta potrebbero determinare un aumento del rendimento reale dell’investimento per i sottoscrittori dei piani previdenziali”, ha commentato Marco Valerio Morelli, Amministratore Delegato di Mercer Italia “L’IA può potenzialmente accrescere l’impegno dei risparmiatori e aiutarli a prendere decisioni finanziarie adeguate di lungo termine. Entrambi gli sviluppi dovrebbero migliorare le prestazioni pensionistiche.”

Il report, tuttavia, chiarisce che l’IA non è priva di rischi, per esempio la modellizzazione dei problemi o le preoccupazioni di ordine etico, a cui si aggiungono la necessità di garantire una privacy ottimale dei dati e la cybersecurity. Nell’elaborazione di questi sistemi, è pertanto essenziale che i modelli di intelligenza artificiale siano disciplinati da una governance rigorosa e un sistema chiaro di responsabilità, per ridurre le distorsioni e le reazioni ingiustificate. È fondamentale istituire garanzie adeguate per tutelare i piani pensionistici in modo che godano della fiducia dei risparmiatori nel lungo termine.

L’intelligenza artificiale di per sé non è la risposta a tutto. Il controllo e la supervisione umana saranno sempre necessari. Nonostante i rischi tuttavia, l’IA offre l’opportunità di fornire uno standard di vita più elevato negli anni della pensione, un obiettivo non secondario per tutti i regimi pensionistici”, ha affermato Morelli.

I dati

I Paesi Bassi realizzano il punteggio complessivo più elevato dell’indice (85.0), tallonati dall’Islanda (83.5) e dalla Danimarca (81.3). L’Argentina ottiene il punteggio più basso (42.3). Anche se i Paesi Bassi hanno avviato una significativa riforma previdenziale, il sistema ha già la possibilità di assicurare benefici eccellenti nel passaggio dalla struttura retributiva collettiva a un modello più personalizzato a contribuzione definita. L’Italia si riconferma sotto la media europea su tutte e 3 le dimensioni dell’indice, insieme ad Austria, Polonia e Turchia, sebbene ci sia un leggero miglioramento sulle 3 dimensioni rispetto al 2022, in particolar modo per l’indice di integrità (74.7 vs 75.9).

L’indice utilizza la media ponderata dei sotto-indici di adeguatezza, sostenibilità e integrità. Per ciascuna di queste macro-categorie, i sistemi previdenziali che hanno conseguito i valori più elevati sono il Portogallo per l’adeguatezza (86.7), l’Islanda per la sostenibilità (83.8) e la Finlandia per l’integrità (90.9). I sistemi con i punteggi più bassi per macro-categoria sono la Corea del Sud per l’adeguatezza (39.0), l’Austria per la sostenibilità (22.6) e le Filippine per l’integrità (25.7).

Per quel che concerne l’Italia, si sono evidenziati dei progressi in merito al sotto-indice di adeguatezza. Il costante peggioramento del debito pubblico Italiano viene compensato da altri elementi, tra i quali la trasferibilità tra fondi pensione dei benefici maturati e un buon replacement ratio. In merito alla sostenibilità il Paese migliora il suo punteggio (principalmente dovuto all’aumento di persone con età superiore a 50 anni che risultano iscritte a forme pensionistiche complementari) ma rimane nella parte bassa della classifica e nello specifico al penultimo posto. Gli elementi negativi sono rappresentati da una crescita economica bassa, da un livello del debito pubblico di contro elevato, da un’alta spesa governativa per le pensioni e da un livello di adesione alla previdenza complementare ancora molto basso.

Io credo che per supportare un miglioramento del livello di adesione a forme pensionistiche complementari vada aumentato il livello di educazione finanziaria e consapevolezza previdenziale.” ha concluso Marco Valerio Morelli “A tal proposito ritengo che un ruolo fondamentale lo possano esercitare anche le aziende, organizzando per la popolazione aziendale attività mirate al financial wellbeing e formazione su temi pensionistici”.

L’indice dell’integrità rappresenta il valore più alto per l’Italia, tra i 3 sotto-incidi. Fattori a supporto sono certamente la presenza di un regulator in ambito fondi Pensione (la COVIP) mentre si deve fare di più, come si diceva anche prima, nel favorire un aumento del tasso di adesione alle forme pensionistiche complementari.

Il calo della natalità esercita pressioni su molte economie e sistemi previdenziali nel lungo termine e incide negativamente sui punteggi di sostenibilità di paesi come l’Italia e la Spagna. Alcuni regimi pensionistici asiatici invece, tra cui la Cina continentale, la Corea, Singapore e il Giappone, hanno avviato importanti riforme che hanno portato al miglioramento dei punteggi negli ultimi cinque anni.

2023 Mercer CFA Institute Global Pension Index

Sistema

Voto complessivo

Punteggio globale

Adeguatezza

Sostenibilità

Integrità

Paesi Bassi

A

85.0

85.6

82.4

87.7

Islanda

A

83.5

85.5

83.8

80.0

Danimarca

A

81.3

82.5

82.5

77.8

Israele

A

80.8

77.0

82.7

84.4

Australia

B+

77.3

70.7

78.4

86.1

Finlandia

B+

76.6

77.4

65.6

90.9

Singapore

B+

76.3

79.8

71.6

77.0

Norvegia

B

74.4

79.4

59.1

87.8

Svezia

B

74.0

72.1

75.6

75.0

Regno Unito

B

73.0

77.3

62.7

80.6

Svizzera

B

72.0

69.6

70.6

77.9

Canada

B

70.2

71.1

64.5

76.7

Irlanda

B

70.2

77.1

54.4

81.1

Cile

B

69.9

60.0

71.3

84.0

Uruguay

B

68.9

84.0

46.2

76.5

Belgio

B

68.6

82.0

39.4

88.2

Nuova Zelanda

B

68.3

65.6

64.3

78.3

Portogallo

B

67.4

86.7

32.0

85.9

Germania

B

66.8

79.8

45.3

76.3

Kazakistan

C+

64.9

46.9

74.8

80.0

Hong Kong

C+

64.0

51.9

61.1

87.6

USA

C+

63.0

66.7

61.1

59.5

EAU

C+

62.5

72.2

45.4

70.8

Colombia

C+

61.9

62.9

55.4

69.3

Francia

C+

61.7

84.5

40.9

54.4

Spagna

C+

61.6

79.7

28.5

79.2

Croazia

C+

60.3

57.1

56.0

71.4

Arabia Saudita

C

59.5

61.5

54.9

62.9

Polonia

C

57.6

59.8

45.4

71.2

Giappone

C

56.3

59.2

46.5

65.6

Italia

C

56.3

72.7

23.7

75.9

Giappone

C

56.3

59.2

46.5

65.6

Malesia

C

56.0

44.3

56.1

74.6

Brasile

C

55.7

70.4

28.5

70.1

Perù

C

55.5

55.0

50.4

63.5

Cina

C

55.3

64.2

39.0

63.7

Messico

C

55.1

63.5

58.4

37.0

Botswana

C

54.5

39.8

52.8

80.6

Sudafrica

C

54.0

44.2

49.1

76.6

Taiwan

C

53.6

47.6

52.9

64.1

Austria

C

52.5

66.8

22.6

71.6

Indonesia

C

51.8

41.6

50.6

69.8

Corea

C

51.2

39.0

52.7

68.5

Tailandia

D

46.4

45.4

42.2

53.9

Turchia

D

46.3

46.5

31.1

67.3

India

D

45.9

41.9

43.0

56.5

Filippine

D

45.2

41.8

63.2

25.7

Argentina

D

42.3

56.3

29.5

37.8

Cenni sul Mercer CFA Institute Global Pension Index (MCGPI)

Il Global Pension Index confronta i sistemi previdenziali di tutto il mondo mettendo in luce le lacune di ogni ordinamento e suggerendo possibili aree di riforma che assicurerebbero un trattamento pensionistico più adeguato e sostenibile. Quest’anno il Global Pension Index compara 47 modelli pensionistici a livello globale per una copertura del 64% della popolazione mondiale. Il Global Pension Index 2023 include tre nuovi regimi previdenziali: Botswana, Croazia e Kazakistan.

Il Global Pension Index utilizza la media ponderata dei sotto-indici di adeguatezza, sostenibilità e integrità per misurare ogni sistema pensionistico sulla base di oltre 50 indicatori.

Il Global Pension Index è un progetto di ricerca collaborativa sponsorizzato dal CFA Institute, l’associazione globale dei professionisti dell’investimento, in collaborazione con il Monash Centre for Financial Studies (MCFS), parte della Monash Business School della Monash University, e Mercer, leader globale per la ridefinizione del mondo del lavoro e la rimodellazione dei regimi pensionistici e dei piani di investimento.

Per ulteriori informazioni sul Mercer CFA Institute Global Pension Index, clicca qui.

Cenni su Mercer

Mercer crede nella costruzione di un futuro migliore attraverso la ridefinizione del mondo del lavoro, la rimodellazione dei regimi pensionistici e dei piani di investimento e l’effettiva promozione del benessere e della salute. Mercer conta circa 25.000 collaboratori in 43 paesi e opera in 130 paesi. Mercer è una società del gruppo Marsh McLennan (NYSE: MMC), leader mondiale dei servizi professionali nei settori risk, strategy & people, con 85.000 dipendenti e un fatturato annuo di oltre 20 miliardi di dollari. Attraverso le sue aziende leader, tra cui Marsh, Guy Carpenter e Oliver Wyman, Marsh & McLennan aiuta i clienti ad orientarsi in un contesto sempre più dinamico e complesso. Ulteriori informazioni sul sito https://www.mercer.com/it-it/  Seguite Mercer su LinkedIn.

Cenni sul CFA Institute

Il CFA Institute è l’associazione internazionale dei professionisti degli investimenti che si occupa di definire gli standard di eccellenza per il settore e di formazione dei professionisti. L’organismo è promotore del comportamento etico nei mercati di investimento e una fonte rispettata di cultura finanziaria nella comunità finanziaria globale. Il nostro obiettivo è promuovere un contesto in cui gli interessi degli investitori vengano al primo posto, i mercati funzionino al meglio e le economie prosperino. A livello mondiale quasi 200.000 professionisti hanno conseguito la qualifica di CFA® in oltre 160 mercati. Il CFA Institute ha dieci sedi a livello globale e conta 160 società aderenti a livello locale. Ulteriori informazioni sul sito www.cfainstitute.org o seguici su LinkedIn e Twitter su @CFAInstitute.

Cenni sul Monash Centre for Financial Studies (MCFS)

Il MCFS, centro di ricerca della Monash Business School della Monash University, in Australia, si prefigge di imprimere rigore accademico alla ricerca su temi di rilevanza pratica per il settore finanziario. Inoltre, attraverso i suoi programmi di engagement, facilita il reciproco scambio di conoscenze tra accademici e professionisti. Il vasto programma di ricerca del Centro si concentra attualmente sui temi rilevanti per l’industria dell’asset management compresi gli investimenti in ottica previdenziale, la finanza sostenibile e la disruption tecnologica.

Cenni su Mercer

Mercer crede nella costruzione di un futuro migliore attraverso la ridefinizione del mondo del lavoro, la rimodellazione dei regimi pensionistici e dei piani di investimento e l’effettiva promozione del benessere e della salute. Mercer conta circa 25.000 collaboratori in 43 paesi e opera in 130 paesi. Mercer è una società del gruppo Marsh McLennan (NYSE: MMC), leader mondiale dei servizi professionali nei settori risk, strategy & people, con 85.000 dipendenti e un fatturato annuo di oltre 20 miliardi di dollari. Attraverso le sue aziende leader, tra cui Marsh, Guy Carpenter e Oliver Wyman, Marsh & McLennan aiuta i clienti ad orientarsi in un contesto sempre più dinamico e complesso. Ulteriori informazioni sul sito https://www.mercer.com/it-it/  Seguite Mercer su LinkedIn.

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